Il piromane torna ad accendere Carapollo a due anni esatti. Altra notte di fuoco, stamattIna è arrivato il Canadair GUARDA IL ROGO E IL CANADAIR

TERAMO – Il piromane ha una fissa e torna sul luogo del delitto. Lo fa con una precisione demoniaca, riaccendendo il fuoco esattamente due anni dopo, quasi a voler festeggiare il compleanno di uno sfregio, nello stesso punto, a Carapollo. Come accadde il 6 agosto del 2015, anche stasera il rogo è divampato sulla stessa collina, tra il centro di trasferenza della Teramo Ambiente e il lago di Cardelli, su una zona di sottobosco, sterpaglia e calanco.
Il fronte di fuoco ha chiamato sul posto le uniche squadre rimaste al comando dei vigili del fuoco di Teramo dopo una giornata campale, forse la peggiore degli ultimi anni, per via dello sforzo immane compiuto assieme ai volontari della Cives e a squadre di rinforzo da Ascoli e Rieti, a Bascianella di Colledara (vedi articolo a fianco). Le fiamme alte, alimentate e spinte dal vento in direzioni diverse ha trasformato la collina della Specola, verso Poggio Cono e Canzano, in un quadro apocalittico aggravato ancor più dal buio. Tanti i curiosi che hanno raggiunto la zona, altri che hanno assistito allo spettacolo addirittura fermando le proprie auto sulla vicina Teramo-mare. Il fronte ad un certo punto ha minacciato anche il deposito TeAm, dove ci sono mezzi, materiali e rifiuti, e il vicinissimo canile comunale, facendo preoccupare anche il vigile ecologico Vincenzo Calvarese e valutare una possibilità di trasferire per sicurezza i 130 cani ospitati all’interno. Per fortuna il cambio di direzione del vento ha evitato una operazione complessa e difficile nellanotte. Una notte che molti, soprattutto i vigili del fuoco, trascorreranno in piedi per spegnere l’ennesimo sfregio di qualcuno che gode a vedere tutto ciò.

GUARDA IL ROGO DI STANOTTE (Immagini bdc)

AGGIORNAMENTO. La collina ha bruciato l’intera notte, i vigili del fuoco e i volontari Cives con diverse squadre hanno lavorato per tenere al riparo la zona circostante con le case sparse e gli insediamenti. La zona impervia del calanco, non raggiungibile con i mezzi antincendio, ha richiesto l’intervento in mattinata del Canadair dei pompieri, che ha fatto la spola tra Bascianella e la Specola, ricaricando l’acqua nel mare, a Giulianova. Sono stati sufficienti tre o quattro passaggi con acqua e ritardante per spegnere gli ultimi focolai. Le fiamme hanno distruto circa due ettari di terreno.

GUARDA L’INTERVENTO DEL CANADAIR (Immagini bdc)